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Paola

  • Caratteristiche Geografiche

LOCALIZZAZIONE E CONFINI: Comuni confinanti: San Lucido, Fuscaldo, San Fili, Montalto Uffugo.
DEMOGRAFIA: 14.751 abitanti (01/01/2022 - Istat)
ALTITUDINE: 94 m s.l.m. (minima: 0/ massima: 4.386)
SUPERFICIE: 42,88 km

  • Notizie Storiche

Paola ha origini assai remote, soprattutto confuse, perch nessuno storico riuscito a stabilirne il periodo di nascita e l'etimologia del nome. Alcuni sostengono che derivi da Patico, altri che sia stata fondata da Lucio Paolo Emilio, altri ancora da un nome di donna; ed, infine, c' chi asserisce che si tratti di una citt enea, probabilmente per il vino che vi si produceva. Lo storiografo Romano Napolitano, invece, asserisce che il nome di Paola deriverebbe dalla parola latina Pabula (terra da pascolo).
Sotto gli Svevi, comunque, Paola comincia ad assumere una propria dimensione che andr sempre pi sviluppandosi. La famiglia Ruffo, infatti, fu la prima a godere su di essa diritti feudali e quando il Conte Antonio Ruffo mori lasci due figlie: Polissena e Novella. Polissena nel 1418 spos Francesco Sforza, divenuto poi, duca di Milano, e port in dote Paola e altri paesi vicini.
Ma poich al suo decesso non lasci figli, Paola fu riannessa alla propriet paterna. Allorch la sorella di Polissena, Novella, duchessa di Sessa contrasse matrimonio con Marino Marzano, ebbe in dote Paola. Ma il marito successivamente, si ribell a Francesco I e fu, quindi, spogliato del feudo di Paola che rimase incorporato nel fisco regio. All'inizio del secolo XVI, per, cominci la vendita delle localit fiscalizzate e Paola fu acquistata dagli Spinelli di Fuscaldo, i quali governarono su di essa per circa tre secoli. Intanto viveva, in quel tempo, in Paola, Francesco d'Alessio che sarebbe stato poi proclamato, dopo la morte avvenuta in Francia nel 1507 Santo.
Paola nel 1494 e nel 1496 fu proclamata "Citt" da Alfonso II e Ferdinando II d'Aragona e tale titolo le fu confermato da Filippo II, Re di Spagna. Il 2 luglio 1555 essa fu assediata dai Turchi, comandati da Dragut Rais, il quale, dopo averla saccheggiata e incendiata, assali il Convento dei Minimi fondato da San Francesco e ne approfitt da predone. Ripresasi, la Citt continu a vivere come gli altri paesi della Calabria, ma andava sempre pi ingrandendosi, crescendo pure in importanza. Il 18 ottobre del 1806, Paola sub l'occupazione da parte dei Francesi, i quali la incendiarono e saccheggiarono il Santuario che rest deserto. In seguito alla legge emanata da Gioacchino Murat, nel 1809, il protocenobio dei Minimi fu soppresso, nonostante la sua importanza. Dopo il congresso di Vienna (1815) fu restaurato il Regno Borbonico nelle due Sicilie e Paola entr nelle grazie di Ferdinando I. Il 10 settembre del 1844 il Re Ferdinando II di Borbone e la Regina Maria Teresa d'Austria, visitarono la Citt per voto. Successivamente il Re torn con il principe ereditario il 29 ottobre 1852. Paola partecip al movimento di Garibaldi, ma per la citt non pass il Condottiero dei due Mondi, passarono invece, i Garibaldini che ebbero aiuti persino dal Comune e proprio dall'attracco di Paola si imbarcarono le truppe al comando dei generali Nino Bixio e Giacomo Medici per raggiungere Garibaldi a Napoli. Prima che fosse installata la ferrovia Paola-Cosenza (1910 c.a), infatti, presso le rive della Citt si svolgeva un traffico di viaggiatori e merci per mezzo di piroscafi provenienti da Napoli e Messina e viceversa.

  • Principali Monumenti

Fra i principali luoghi di interesse si segnalano il Santuario di San Francesco, la Badia, la chiesa cosiddetta di Sotterra (nella localit omonima gi Gaudimare con dipinti di cui quelli pi antichi sono variamente datati ai secoli altomedievali), rovine romane, Palazzo Scorza, il castello di Paola.
Il santuario di San Francesco di Paola sorge nella parte alta e collinare della cittadina, in una valle costeggiata dal torrente Isca e ricca di vegetazione. meta di pellegrinaggio da tutto il sud Italia, specialmente dalla Calabria, di cui san Francesco patrono. Custodisce parte delle spoglie del santo (le restanti si trovano a Tours in Francia).
La basilica antica, in stile romanico, risalente al XVI secolo, composta da un'ampia aula principale piuttosto spoglia e da un'unica navata laterale a destra, lungo la quale si aprono quattro cappellette, che ha il suo culmine nella sontuosa cappella barocca che custodisce le poche reliquie di San Francesco pervenute a Paola, fra cui alcuni suoi abiti e frammenti di ossa.
Nel chiostro del Santuario, chiuso verso l'esterno con vetrate, si trova il roseto del Santo, che costituisce oggi un folto giardino, e ospita lungo le sue pareti interne affreschi raffiguranti i principali episodi della vita del Santo, molti dei quali legati a leggende. Adiacente ad esso il romitorio di San Francesco, un insieme di angusti spazi sotterranei che costituirono il primo nucleo di cenobio per il santo e per i suoi confratelli. Fra il chiostro e la basilica antica si erge il campanile del tempio.
Oltre al santuario di San Francesco di Paola, numerosi sono le chiese e i conventi presenti a Paola. Inoltre, si registra la presenza di fortificazioni quali il Castello Normanno Aragonese, la Torre del Soffio e la Torre Badia

  • Centro Storico/Festivit

Il nucleo antico della citt delimitato dalla porta S. Francesco che reca in alto un’edicola con il busto del Santo e in basso le antiche feritoie. La porta si apre su Piazza del Popolo in cui presente la chiesa barocca della Madonna di Montevergine, ristrutturata nel „700 da N. Ricciulli.
Il 27 marzo si celebra la nascita di san Francesco di Paola, mentre il 2 aprile (festa canonica del Santo di Paola) la morte. I solenni festeggiamenti in onore di san Francesco si tengono dal 1 al 4 maggio, con diverse processioni a terra e a mare del "busto" del Santo e del mantello. La tradizione vuole che un barcaiolo si rifiut di traghettare san Francesco dalla costa calabra a Messina ed il Santo attravers lo stretto con il proprio mantello.

  • Condizioni Economiche

La presenza del mare, unitamente alla bellezza dei rilievi montuosi posti nelle immediate vicinanze e alla presenza di un prestigioso santuario dedicato a san Francesco di Paola fanno della citt una meta turistica di una certa importanza

  • Gastronomia

La pasta fatta in casa occupa un posto di rilievo nella gastronomia locale. Se ne fa uso, per lo pi, nei giorni festivi. Le variet, che si possono formare con il suo utilizzo, hanno una suggestiva nomenclatura: i fusiddi (fusilli) preparati uno ad uno con il supporto di un ferro da calza e molta buona volont; gli strangugliapriviti (gnocchi), con la salsa di pomodori nostrani e pecorino piccante, ottenuto con il latte delle greggi al pascolo nelle zone montane del territorio; la "lagana" (sfoglia fatta in casa), con farina, uova, sale ed acqua, usata per le grandi occasioni; i "scaffittuni"(maccheroni al forno), con l'aggiunta di melanzane fritte; i "capiddi d'angilu"; i "cappieddi i prieviti"; i "filatelli"; la "pasta grattata"; le "sagne"; gli "strascinati" ; i tagliolini. Si fa uso anche di altre vivande come: le minestre, le fave cotte con le cotiche di maiale; le verze con la "nnuglia" (una specie di salsiccia fatta con le parti meno apprezzate del maiale); verze con i "garrni" (i garretti del suino); i ceci con le "lgane" (tagliolini), note sin dall'antichit (i Greci le chiamavano laganon e ne facevano un largo consumo); i "pistiddi" (castagne secche), private del pericarpo, bollite e consumate calde;
cosciotti di "aunu" (agnello) arrostiti e conditi con varie erbe profumate e contornate di patatine; "a capuzza" (la testa del capretto), tagliata in due, ricoperta con mollica di pane e formaggio grattugiato, in seguito aromatizzata e poi infornata. Vi sono anche: "'I riuneddi" (mazzacorde), la cui preparazione prevede la pulizia dell'intestino del galletto o del capretto, l'attorcigliamento ad un mazzetto di prezzemolo o ad un pezzetto di polmone dell'animale, e infine la cottura con pomodoro ed aromi vari; "'u ficatu i maiali" (fegato di maiale), fatto a pezzettini e ricoperto dal velo "pacchio"("velo" che si trova all'interno della cassa toracica del maiale), poi messo in padella con la cipolla e l' aceto, con l'aggiunta di una foglia di lauro; l'appetitoso e consistente "purpittuni" (polpettone) di vitello tritato, farcito con fette di uova bollite, formaggio e caciocavallo, successivamente messo a cuocere in una pirofila e cosparso con la salsa di pomodoro e di aromi; "'U vrasciuluni" (grande involtino), fatto con una grossa fetta di carne "coperta", tagliata sottile, farcito con fette di salame, uova bollite, caciocavallo, carote e infine messo a cuocere in una pirofila, cosparso con la salsa di pomodoro e di aromi; la saporitissima carne di maiale "ncantarata" (conservata sotto sale) nei "vasetti" (contenitori di argilla);
Particolare la preparazione del pesce azzurro, come le sarde o le alici "alla sauza", le quali vengono prima fritte e poi messe a strati in un piatto, con l'aggiunta di mollica di pane imbevuta nell' aceto, menta piperita ed aglio.
I monaci del Santuario producevano "liquori alle erbe" molto apprezzati, definiti in Calabria liquori "del Santuario" o "ri monici. Essi erano il frutto di composizioni sapienti, accuratamente armonizzate con vari tipi di erbe, spezie, radici e sostanze amaricanti. Uno solo di questi liquori, per esempio, poteva contenere i seguenti ingredienti in quantit differenziate: radici e semi di angelica, anice, arnica, calamo aromatico, camomilla, cardamomo, menta riccia, melissa, garofano, menta piperita, scorze di arancia forte, rosmarino, centaurea minore, timo, radici di viola, vermouth, issopo, comino, scorza di limone. Attualmente viene preparato solo il "nocino",

  • Impianti e Servizi

La citt dotata di diverse infrastrutture e linee di collegamento quali: la stazione ferroviaria posta lungo la Ferrovia Tirrenica Meridionale e punto di interscambio con la ferrovia Paola-Cosenza.

  • Risorse naturali
  • Sito web

http://www.comune.paola.cs.it/

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